LA LIBRIDINE, IRRESISTIBILE MALATTIA.
Sul dizionario non si trova, ma la libridine esiste.
Lavora nella testa, percorre con fremiti il corpo, agisce sui sensi, colpendo la vista e il tatto. Il fascino dei libri raggiunge livelli imprevedibili di irresistibilità; ci si innamora quando sono antichi, si stravede quando sono rari.
Chi li possiede sa di poter contare su un tesoro affettivo che dispensa piaceri mai eguali. E' bello ammirarli allineati, prenderli in mano e accarezzarli sentendo al tatto la grammatura della carta, l'increspatura, l'incisione a stampa sotto i giri di torchio.
Ma le sorprese arrivano quando i pensieri si rincorrono allo scivolare delle pagine. Entra in scena la magia della parola affabulatrice; gli echi della storia compiono il resto.
Ecco il segreto del libro, di qualsiasi testo, antico o appena stampato. "Il libro è una delle possibilità di felicità degli uomini" diceva Borges, che in una conferenza confidò: "Io continuo a giocare a non essere cieco, continuo a comperare libri".