Ma prima di lasciarci definitivamente (ma non si sa mai…magari fra un po’) sento da lontano una vocina che mi chiama, rispondo immediatamente, è lui, come faccio a far finta di nulla…Dimmi ragazzo mio – rispondo – hai bisogno di qualcosa?
“Si, abbiamo passato tanto tempo a conversare un po’ di tutto toccando svariati argomenti ma…ma non mi hai mai spiegato come è successo il fattaccio. Ti va di dirmi qualcosa”?
-Certo. Mi è stato spiegato che quella notte, il cielo era un manto di oscurità, privo delle sue solite stelle guida. La strada di campagna, stretta e sinuosa, era avvolta in un silenzio quasi irreale. Tu caro nipote, un giovane pieno di vita e di sogni, stavi pedalando sulla tua bicicletta, forse immerso nei tuoi pensieri. L’autista dell’auto, purtroppo, non riuscì a vedere la bicicletta nel buio della notte. Fu un incidente, un tragico incidente che ci ha portato via un angelo troppo presto. E le stelle… continuavano SOLO a guardare, silenti e lontane, mentre il nostro mondo cambiava per sempre.”