Fin dalla tenera età il giovane Federico è messo alla prova da continui traslochi, che significanoamicizie poco durature, addii, lacrime. L’assenza del padre pesa sulla sua formazione. Nei trasferimenti da una città all’altra, o addirittura da un continente all’altro, ci sono gli espedienti per combattere la solitudine, per concludere la scuola, ma anche le marachelle, le partite a pallone, la sopportazione della fame. E ancora interminabili viaggi. Prima in l’Italia, poi in Africa, tratteggiata in modo splendido dagli occhi ingenui e attenti di un ragazzo che cresce, e in seguito ancora su e giù per un’Italia fatta a pezzi dai bombardamenti. Biografia perciò non basta. Quel che ricordo è di più. E' l’affresco di un periodo che per alcuni, quelli che l’hanno vissuto, ha ancora colori vivissimi, e per altri, per le generazioni future, C'è qualcosa di conosciuto ma mai del tutto afferrato.La vicenda privata si intreccia a quella pubblica, l’umore individuale è spirito collettivo e il racconto diviene quasi pretesto per mostrare un’epoca, occasione di prendere il lettore per mano e ripercorrere, insieme al ragazzo Triolo e alla sua famiglia, gli eventi del periodo più duro della storia recente. La parola acquista il potere evocativo dell’immagine, e la biografiadiviene documento storico. La storia di una famiglia è la storia di una generazione, di un Paese. In questo viaggio durato qualche decennio, all’autore non serve inventare. Gli basta ricordare. E la dovizia di particolari con cui racconta le sue peripezie, la puntualità con cui ripassa gli avvenimenti, la schiettezza priva di imbarazzo con cui esibisce i propri sentimenti, fanno pensare a una memoria formidabile, segnata in modo indelebile da quegli anni difficili,alla voglia di rivolgersi al lettore con sincerità, senza pudore o retorica e, soprattutto, a una vita vissuta con rara intensità.
Al termine della lettura delle vicende narrate da Federico Triolo è naturale chiedersi di che libro davvero si tratti, se semplice biografica o se rievocazione storica. Quel che ricordo è entrambe le cose, ma nessuna di queste, da sola, è sufficiente a descriverlo. Di certo è una biografia.Racconta le avventure della famiglia Triolo, e la storia del protagonista, narrata in prima persona, è simile a quella di tanti ragazzini nati a ridosso della guerra. A renderla particolare, per certi aspetti unica, è proprio la professione del padre, Ufficialedell’Esercito Italiano...
Descrizione
Dettagli del prodotto
- Pagine
- 280
- Rilegatura
- Brossura fresata
- Collana
- Scrivere per ricordare
- Formato
- 15x21
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