Una notizia attraversa con l’intensità di un fulmine via Cavallotti: il Gatto è stato ucciso. Il Gatto, al secolo Alfonsino Caliende, è il gestore del Panta Rei, locale sui generis, e ha il dono unico di saper risvegliare una piccola città di provincia, esplicitamente mai nominata ma presente sullo sfondo della narrazione, dal suo torpore facendone invadere spazi e strade da musicisti, artisti e gente fuori libro paga. Il Gatto, che in ogni attimo della sua vita ha seguito il sentiero dell’esteta, coniugando champagne ed erotismo, arte e buon vino; generoso nell’amore come negli sperperi, si è fatto molti nemici. Un suo amico, scrittore e narratore della vicenda, colma le pagine di un taccuino con sistematica caparbietà “io sono uno scrittore e ho smesso di scrivere per cercare la verità” rievocando il bizzarro microcosmo che gravita attorno al Panta Rei nei sussulti quotidiani della diversità. In Quell’insolito caso di via Cavallotti le sorprese e i ribaltamenti di prospettiva non mancano fino alle ultime pagine, eppure non sono il punto cruciale dell’intreccio: Fiorenzo Croci riesce a creare una memorabile galleria di personaggi vividi, capaci di buca-re la cornice della narrazione con la loro incompresa originalità.
Una notizia attraversa con l’intensità di un fulmine via Cavallotti: il Gatto è stato ucciso. Il Gatto, al secolo Alfonsino Caliende, è il gestore del Panta Rei, locale sui generis, e ha il dono unico di saper risvegliare una piccola città di provincia, esplicitamente mai nominata ma presente sullo sfondo della narrazione, dal suo torpore facendone invadere spazi e strade da musicisti, artisti e gente fuori libro paga...
Descrizione
Dettagli del prodotto
- Pagine
- 160
- Rilegatura
- Brossura fresata
- Collana
- 11x19
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