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La nostra terra è piena di fiori. Alcuni sono rari, altri comuni.
“Ditelo con un fiore”, esortava una diffusa pubblicità.
“Curatevi con un fiore”, potremmo parafrasare dopo aver letto questo lavoro.
Johann Sebastian Bach, organista e compositore, a chi gli chiedeva come fosse riuscito ad arrivare a simili altezze musicali, rispondeva modestamente:” Ho lavorato e studiato tanto. Chiunque s’applicherà riuscirà a fare quel che ho fatto io”.
Il suo omonimo, il dr. Edward Bach, ha idealmente raccolto l’esortazione e, molti anni dopo, ha studiato tanto i fiori. E’ riuscito a fare di essi una sinfonia per la terapia delle ansie, dei dolori, delle paure e dei mali dell’uomo. Come la musica rasserena, commuove, allieta, con un’armonia di note che solo chi sa ascoltare il fremito dell’umanità riesce a tradurre in uno spartito, così i fiori - scoperti ed “ascoltati” da chi ha saputo viverli e coglierli nella loro essenza - sapranno rasserenare, commuovere, allietare, guarire.
Lina, però, ci ammonisce: ci vuole lo spirito per entrare nel progetto del dr. Bach.
Non è sufficiente accostarsi al “giardino di Bach” con la freddezza frettolosa e tecnologica della società contemporanea.
E’ come per la musica: ci vuole il cuore.
Ci vuole quella parte di noi che trascende la razionalità delle “idee chiare e distinte” e che si abbandona alle emozioni, senza paure e senza vergogne di mettere in luce quella parte di noi che è più viva, più ricca, più piena perchè appartiene ad un nostro intimo che fu, è e sarà sempre e solo nostro perchè contraddistingue un’individualità che Dio ha pensato per ognuno nel momento in cui siamo entrati nella storia dell’Uomo in un determinato momento e in un certo punto del globo.
Chi ha letto questo libro non solo si è fatto una cultura su una strada terapeutica diversa, ma ha capito che questa strada è percorribile solo se si sforza di entrare nell’armonia del creato.
Ernesto Miragoli
Direttore Editoriale
