Trame colme di profumi, di voci, di silenzi, di innocenti bugie. Trame dai colori opachi o trasparenti, attraverso i solchi del tempo.
Luci, ombre, sole, pioggia e sopratutto quel grande “GRIDO SENZA BOCCA", terribile ricordo e incancellabile rimorso, per un avvenimento di “allora", ancora vivo nella memoria delle Quattro amiche.
Un nome indelebilmente tatuato nel loro cuore: “Ambra Gelsomini", una compagna di scuola la quale il destino era stato crudele!
Un nome che accusa da vent’anni, graffia, urla...
E alla fine dei reciproghi lunghi racconti, l’infrangibile menzogna: inventare la felicità, fingendo di avere cancellato le dolorose schegge della vita.
Molte riflessioni a cui induce una vicenda come questa, profonda e lieve nel medesimo tempo, trattata da Mirella Ardy, con il consueto brio, senso dell’umorismo e introspezione psicologica dei Personaggi: prima fra tutte l’impossibilità di mutare ciò che ci è stato assegnato in sorte; la necessità di indossare una o più maschere, per sopravvivere...
Ma sopratutto la fugacità delle cose umane che ci insegna quanto sia prezioso ogni singolo istante della vita e ci fa sopratutto capire, come ricordava Petrarca, che “quanto piace al mondo è breve sogno".
Silvio Raffo
La Secca, la Bassa, l’Illusa: quattro amiche, dopo vent’anni, si ritrovano nel medesimo locale dove, studentesse di liceo, erano solite gustare un tè allo zenzero in un’atmosfera di complice intimità, quando marinavano la scuola. Ognuna di loro adesso, racconta la “trama" del lungo tempo in cui sono state lontane.
Trame colme di profumi, di voci, di silenzi, di innocenti bugie. Trame dai colori opachi o trasparenti, attraverso i solchi del tempo...
Descrizione
Dettagli del prodotto
- Pagine
- 138
- Rilegatura
- brossura fresata
- Collana
- Echi dai laghi
- Formato
- 14x21
Reviews
No reviews