Ursula, per esempio. Vecchia e quasi cieca, si para per difendere Nena dalle voglie furiose del signorotto: il suo dolce gesto è ricambiato con amare parole e crudi calci e la sua voce che si alza rimproverante si muta in doloroso silenzio. Di lei non si parlerà più, ma non si potrà dimenticarla.
E che dire del giovane, anonimo medico di Maria Magdalena? Amaro, crudo, vociante, sdottora sul destino e sull’evoluzione per giustificare il suo gesto, ma assicura Maria Magdalena che il sacrificio delle bambine non sarà vano.
Proseguire a descrivere personaggi maggiori e minori di questa storia, significherebbe privare del piacere della scoperta il lettore.
Il romanzo è intriso di dolore umano che si materializza nei personaggi. Un dolore che ha in tutti il sapore cristiano della sofferenza mai fine a se stessa.
“L’amore ramingo”, però, non si raccomanda solo per la forte personalità degli attori, di tutti gli attori, ma per la ricchezza lessicale e la complessità del periodare. Paola Gamberoni possiede la lingua italiana, e la possiede bene. Sostantivi ed aggettivi sono usati come note che sviluppano un armonico intreccio di una partitura in sei tempi. A volte la forma potrà apparire ricercata, ma non è mai affettata. Consiglio di tenere a portata di mano il vocabolario perché qualche volta potrà tornare utile.
Infine: la descrizione degli ambienti. Anche qui: precise pennellate di forme e di colore.
E’ ovvio raccomandare la lettura di questa storia di un amore che vaga, si perde, si ritrova, si stempera e si raccoglie. Meno ovvio consigliare la rilettura: solo rileggendo un capitolo avulso dal contesto o qualche pagina presa a caso si possono cogliere le sfumature che sfuggono quando si è coinvolti nell’intreccio della storia.
Ernesto Miragoli
Direttore Editoriale
Paola Gamberoni propone una storia dolcemente amara, crudemente piacevole, silenziosamente vociante.
Ricorro agli ossimori per invitare a leggere un libro che è un romanzo d’amore in sei capitoli in cui il destino segna profondamente la vita di tutti i personaggi (positivi e negativi) che, da protagonisti o comprimari, giocano il proprio mestiere di vivere accettando la propria condizione, ma non passivamente. L’autrice dipinge i suoi personaggi con sicure pennellate, senza distinguere i protagonisti dai comprimari...
Descrizione
Dettagli del prodotto
- Pagine
- 154
- Rilegatura
- Brossura fresata
Echi dai laghi - Formato
- 14x21
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