Ernesto Miragoli -UNA PICCOLA AVVENTURA editorialculturalelocale

Sono diventato collaboratore di questa casa editrice dopo aver chiesto a Fiorenzo Ballabio di editare il mio libro”Non siamo lebbrosi".
Allora non si parlava di stampa digitale, di e-book, di organizzazione di eventi di presentazione e pubblicità a vario titolo: ci si impegnava con l’editore a ritirare un numero di copie e l’editore s’impegnava a diffonderle nella zona.

Giunsi a questa casa editrice dopo una “peregrinatio" presso case editrici nazionali dalle quali, inviato il manoscritto perchè a quei tempi non si poteva far diversamente, ricevevo risposte molto lusinghiere sul testo, ma mi si scriveva che il testo era troppo forte atteso l’argomento trattato, era troppo coinvolgente la responsabilità dell’editrice stessa ecc.ecc.
Ho trovato in Fiorenzo Ballabio e nei suoi collaboratori (suo figlio Andrea, ora titolare della Comunicarte.eu, era alle prime armi) disponibilità, accoglienza, servizio, ma soprattutto una cosa che mi ha colpito: l’ascolto. E' difficile trovare gente che ti ascolta e cerca di capire come vuoi il lavoro. Ci siamo intesi subito e subito, viste le bozze, abbiamo apportato correzioni formali. Ho capito che mi avevano capito: avevano, cioè, inteso quel che volevo e come lo volevo realizzare.
Il mio libro a suo tempo ebbe fortuna tanto che, dopo pochissimo, lo ristampammo e facemmo una seconda edizione.
Fiorenzo Ballabio mi chiese di collaborare con la casa editrice occupandomi della direzione editoriale ed accettai ben volentieri non solo perchè l’editoria è una parte di me e la lettura dei libri è la mia seconda vita, ma soprattutto perchè ero certo che avrei trovato un ambiente in cui lavorare non sarebbe stato un peso.


Da allora, ormai quasi vent’anni fa, ne abbiamo fatte di cose assieme: qualcuna con successo, qualcun’altra meno. Abbiamo tentato (qui con insuccesso) di editare un settimanale (La Tovaglia) che voleva essere un aiuto a riflettere per chi ogni giorno è costretto a pranzare da solo e, al bar, mentre aspetta il panino con birra, può buttare un occhio su qualche frase d’autore, ricevere un suggerimento per uno spettacolo o un film...Forse abbiamo precorso i tempi o forse non siamo riusciti a coinvolgere nel modo giusto i bottegai della zona che, piuttosto che sganciare qualche soldo per una cosa del genere, preferivano farsi dare gratis dal rappresentante della Coca Cola la tovaglietta di propaganda: non avendo a disposizione immediata il Devoto Oli, Fiorenzo ed io non siamo riusciti a consultarlo; se l’avessimo fatto ci saremmo accorti che bottegaio non è sinonimo di imprenditore, piccolo, ma aperto alle novità.
La storia di questa casa editrice, però, è andata avanti: altri libri sono stati editati, tante presentazioni sono state fatte e la nostra piccola avventura editorialculturalelocale continua.


Grazie, Fiorenzo ed Andrea, per l’opportunità che continuate a darmi.

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